Il tema riguardante la
pericolosità o meno del Wi-Fi, è sicuramente uno di quelli più discussi, fonte, diremo quasi perpetua, di dibattiti, contraddittori, vere o finte ricerche e ricercatori e tanto altro ancora per screditare o valorizzare questa tecnologia.
Da anni questo tema, come quello più importante e ancor più interessante che sarà trattato in un prossimo articolo relativo alla
telefonia, è studiato dalle migliori università mondiali di tecnologia e di medicina.
Inoltre è discusso in tutte le sedi accreditate e non, ovvero dai dibattiti scientifici ai dibattiti televisivi, nonché oggetto di vari reportage giornalistici, a livello italiano e mondiale, come quello di
REPORT del 2008, programma di RAITRE condotto dalla giornalista Milena Gabanelli, facilmente reperibile su
Youtube che vi proponiamo e vi invitiamo a guardare attentamente.
Il Documentario è qui proposto nelle parti salienti e suddiviso in tre piccoli episodi.
E' Pericoloso e Dannoso per la salute?
Ovviamente la domanda non ha una risposta immediata, anche perché non ci sono, allo stato attuale, dati incontrovertibili sulla pericolosità, visto che questa tecnologia è alquanto "
giovane" e quindi per avere dati certi, oltre a studi di varia natura e di settore, bisogna anche vedere cosa comporta o causa, in un arco temporale sicuramente più ampio.
Allo stato attuale, l'Organizzazione mondiale della sanità, ha classificato "i campi elettromagnetici" come "potenzialmente pericolosi" ma presto ci saranno sviluppi molto interessanti dei quali vi informeremo.
Per adesso possiamo solo consultare varie ricerche, studi o approfondimenti più o meno accreditati di enti internazionali, che hanno e stanno continuando a studiare le conseguenze della continua esposizione alle onde wi-fi.
C'è chi è pronto a sostenere che gli effetti sono minimali se non addirittura inesistenti, chi invece è pronto a giurare che dalle sue informazioni e ricerche, si possa trovare un nesso tra mutazioni del genoma umano e del DNA dei soggetti sottoposti a queste onde per tempi molto prolungati.
Le onde emesse da dispositivi
Wireless di router o personal computer, sono classificate come "non pericolose" in quanto minori di un valore prestabilito ovvero di
100 MilliWatt (fonte Wikipedia).
Questo però non esclude che la esposizione a lungo termine a questo tipo di onde, possa generare effetti dannosi o pericolosi alla salute, come hanno provato a dimostrare o quanto meno chiarire i giornalisti della
BBC Panorama, in un loro documentario, ripreso anche dal citato servizio di
REPORT.
Quest'ultimo è stato oggetto di critiche particolarmente accese, non solo da colleghi giornalisti di altre testate, come
The Guardian, ma anche da enti prestigiosi riguardo la salute, come
l'Health Protection Agency britannica.
Secondo questo ente non ci sono allo stato attuale ma anche a quello futuro, salvo novità eclatanti, aspetti negativi sul wireless da indurne un divieto assoluto, ma bisogna invece per adesso prendere le dovute precauzioni soprattutto evitando l'esposizione prolungata da tutti i sistemi che emettono un segnale di questa tipologia.
L'elettromagnetismo ed il corpo umano
Se studi specifici sulle conseguenze della wireless sul nostro organismo non sono completi e precisi, qualcosa in più si conosce riguardo all'elettromagnetismo e agli effetti (più o meno rilevanti), che questo ha con il nostro organismo.
E' noto che l'esposizione ad
onde elettromagnetiche induce ad un surriscaldamento del corpo umano, calcolabile tramite il valore
SAR (in italiano TAS: Tasso d’assorbimento Specifico), che reagirà diversamente da individuo ad individuo: ci saranno dunque soggetti particolarmente sensibili che avranno determinate conseguenze, altri invece possono reagire in altro modo, non avvertendo particolari situazioni negative.
Un semplice esempio lo si ha quando, parlando al cellulare per molto tempo, ci accorgiamo che l'orecchio e la mano utilizzata per avere il dispositivo fermo durante la conversazione sono molto calde e spesso irritate.
Basta consultare questa tabella relativa all'emissione massima, riportata dal sito
www.sismi.info per accorgerci quali dispositivi sono più o meno emissivi:
Emissione massima con tutte le funzioni del dispositivo attive
Walkie-talkie bambini (babyphone): 0.08 W/kg
Bluetooth USB (mouse) 0.0092 W/kg
Bluetooth USB (scambio dati): 0.466 W/kg
Bluetooth auricolare: 0,00319 W/kg
Wi-fi: 0.08 W/kg
iPhone 3G: 1.38 W/kg
iPhone 3GS: 0.79 W/kg
iPhone4: 1.17 W/kg
Sansung Galaxy S II: 0.35 W/kg
Nokia E 72: 1.31 W/kg
Blackberry Bold 9700: 1,36 W/kg
BlackBerry Curve 8900: 1.01 W/kg
Interessante è poi il comportamento di alcune Nazioni, come quello austriaco che ne vieta o comunque cerca di limitare l'utilizzo, la Svezia che già ufficialmente riconosce malattia quella indotta dal elettro-sensibilità ed il governo tedesco che non lo ha vietato o limitato, ma ha tenuto ad informare i propri cittadini circa la pericolosità con un uso improprio.
Anche il parlamento francese, nel 2013, si è adoperato per discutere di questa tematica al fine di prendere le dovute precauzioni.
I deputati ecologisti dell'Assemblea Nazionale, hanno depositato una proposta parlamentale basata sulla "
precauzione" nell'utilizzo di dispositivi ad emissione di onde radio come
router e
cellulari. Il testo originale oltre alla richiesta di uno studio specifico, ne chiedeva la limitazione se non addirittura il divieto in luoghi comuni sensibili, come scuole e asili nidi.
La proposta è successivamente saltata tramite un emendamento del partito socialista che ha fatto infuriare, discutere e far passare un argomento cosi importante secondo piano.
In attesa di nuovi sviluppi, ricerche più approfondite e accreditate e soprattutto una definitiva direzione da parte degli internazionali sulla sanità, questo è un piccolo quadro generale dello stato attuale.
Possiamo quindi solamente applicare delle semplici regole precauzionali, al fine di limitare il più possibile l'esposizione a queste onde (simili accorgimento possono essere presi anche per i telefonini):
- evitarne l'uso prolungato;
- se dobbiamo utilizzare il dispositivo per molto tempo, cerchiamo di tenerlo ad una debita distanza per minimizzare le onde che assorbiremo;
- cerchiamo di posizionare le fonti wireless come antenne router in stanze o zone che non sono frequentate quotidianamente (ripostigli, sgabuzzini o stanze poco utilizzate, previa possibilità di allaccio);
Precisiamo che l'articolo, ha il solo scopo
divulgativo e di
approfondimento e quello di indurre una discussione o quanto meno dare piccole ma importanti informazioni su determinate tecnologie presenti quotidianamente nella nostra vita di tutti i giorni.
Ovviamente siamo prontissimi a sapere la vostra opinione, consentendo ai lettori del blog di avere un quadro più completo ed aggiornato.