Realizzare una lampada solare con una bottiglia di plastica

Spesso le idee più semplici e geniali provengono da alcune zone del mondo nelle quali gli abitanti affrontano i problemi di tutti i giorni senza avere i benefici e le tecnologie che, noi più fortunati, quotidianamente utilizziamo per renderci la vita più agevole.

Pensate per esempio alla corrente elettrica e di conseguenza a tutte le tecnologie ad essa collegate, dal più complesso PC che utilizziamo frequentemente per navigare, lavorare o studiare, fino ad arrivare alla più "semplice" lampadina che ci permette di avere luce quando e come vogliamo nell'arco della giornata.

Pensate invece adesso a quelle zone come le "Favelas" brasiliane o argentine, in cui un elevatissima densità di abitazioni si concentrano in spazi piccolissimi al punto che alcune "case", non hanno nemmeno uno spiraglio di luce durante le ore diurne. 

Installare un impianto elettrico risulterebbe troppo costoso per le loro capacità  economiche e quindi per questo motivo, alcuni abitanti delle Favelas brasiliane, anche se successivamente il sistema è stato adottato anche nelle Filippine, hanno creato lampade molto luminose da semplici bottiglie di plastica. 

L'Impianto di illuminazione, è formato da una fila di bottiglie di plastica riempite di acqua purificata e candeggina che permettono ai raggi solari, di avere una maggiore rifrazione in tutte le direzioni generando una illuminazione maggiore. 

L'acqua deve necessariamente essere pura per non creare in futuro muffe o batteri, per aumentarne in modo elevato la durata e la successiva manutenzione. 

Si è anche calcolato che queste "lampadine" possono fornire una illuminazione pari a circa 60 Watt per due anni di utilizzo pressoché continuo, al punto che nelle Filippine, è nato un progetto per installare questo sistema in tutte le case dei quartieri più degradati: "A Liter of Light" (un litro di luce).

Composto da materiali comuni e facilmente reperibili ed acquistabili anche da persone molto povere, questo sistema permette di far vivere loro una vita quanto meno più dignitosa con la possibilità di avere luce per compiere anche le più basilari e comuni attività casalinghe.

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